
Oggi le performance di caricamento sono un fattore chiave in ogni progetto digitale. Google le premia, gli utenti le pretendono e i business online le misurano in conversioni.
Migliorare la velocità di un sito significa unire design, sviluppo e strategia, partendo da un dato semplice: se una pagina impiega più di 3 secondi a caricarsi, oltre la metà degli utenti se ne va.
Vediamo insieme come misurare e ottimizzare davvero le performance di un sito web.
Controlla in particolare:
Bonus per sviluppatori: implementa srcset e sizes per il caricamento responsive.
Occhio agli script bloccanti nel rallentano il primo rendering.
Un punteggio basso su un singolo parametro non significa necessariamente che il sito sia inefficiente, così come l'inseguimento ossessivo del “100/100” può portare a ottimizzazioni eccessive che incidono più sui costi che sui benefici reali.
Ogni intervento andrebbe valutato in base al tipo di sito, agli obiettivi, al pubblico e alla frequenza d’uso. La vera performance non è quella che piace ai tool, ma quella che migliora davvero l’esperienza degli utenti nel contesto reale.
Noi di Kromatika possiamo aiutarti a individuare tutte le criticità: analizziamo il tuo sito, individuiamo le problematiche tecniche e ti proponiamo soluzioni concrete: che si tratti di un’ottimizzazione mirata o di un restyling completo del progetto, ti affianchiamo con competenze trasversali su sviluppo, UX e strategia digitale.
Vuoi un sito più veloce, più leggero, più efficace? Contattaci.
Migliorare la velocità di un sito significa unire design, sviluppo e strategia, partendo da un dato semplice: se una pagina impiega più di 3 secondi a caricarsi, oltre la metà degli utenti se ne va.
Vediamo insieme come misurare e ottimizzare davvero le performance di un sito web.
Perché la velocità del sito è così importante?
- Esperienza utente: un sito veloce trasmette qualità e competenza. Al contrario, un caricamento lento può rovinare anche il miglior design.
- SEO: Google considera i Core Web Vitals nel ranking. Un sito lento, anche se ottimizzato nei contenuti, può perdere posizioni.
- Conversioni: ogni secondo in più di attesa può far calare i tassi di conversione, soprattutto da mobile.
Come capire se un sito è davvero lento?
Per valutare le performance servono dati. Ecco alcuni strumenti utili (tutti gratuiti):- PageSpeed Insights
- Lighthouse (integrato in Chrome DevTools)
- GTmetrix
- WebPageTest
Controlla in particolare:
- Largest Contentful Paint (LCP): quanto impiega a comparire l’elemento principale.
- Total Blocking Time (TBT): quanto tempo il browser resta bloccato dai JS.
- Cumulative Layout Shift (CLS): quanto “saltano” i contenuti durante il caricamento.
10 azioni per migliorare le performance di un sito
Ecco 10 consigli concreti, tecnici e applicabili su qualsiasi stack o CMS.1. Comprimi e converti le immagini
Le immagini sono spesso l’elemento più pesante da caricare.- Usa formati moderni come WebP o AVIF.
- Comprimi con strumenti come TinyPNG, ImageOptim o Squoosh.
- Usa srcset e sizes per il caricamento responsive.
- Carica solo le immagini necessarie per la viewport iniziale (loading="lazy").
Bonus per sviluppatori: implementa srcset e sizes per il caricamento responsive.
2. Usa font in modo efficiente
I font personalizzati rallentano il caricamento se non gestiti bene.- Carica solo i pesi realmente utilizzati.
- Aggiungi font-display: swap per evitare blocchi.
- Valuta il self-hosting dei font per ridurre le richieste esterne.
- Usa sistemi di fallback gerarchici.
3. Riduci e semplifica il codice
Ogni riga conta. Semplificare il codice migliora anche la manutenzione.- Minimizza CSS, JS e HTML con strumenti come Autoptimize, Gulp o esbuild.
- Rimuovi file non utilizzati o lasciati attivi per errore.
- Elimina animazioni CSS troppo pesanti o complesse.
4. Ottimizza il caricamento degli script
Troppi script o un caricamento errato rallentano la pagina.- Carica JS in fondo alla pagina con defer o async.
- Rendi asincroni gli script esterni (chatbot, pixel, analytics).
- Valuta il caricamento condizionato: carica solo ciò che serve in quella pagina.
Occhio agli script bloccanti nel rallentano il primo rendering.
5. Abilita la cache del brower
La cache riduce drasticamente il tempo di caricamento nelle visite successive.- Imposta correttamente gli header Cache-Control ed ETag.
- Abilita Gzip o Brotli sul server.
- Su WordPress, usa plugin come WP Rocket o W3 Total Cache.
6. Riduci o elimina i reindirizzamenti
Ogni redirect aggiunge tempo di attesa.- Evita redirect multipli (es. da HTTP a HTTPS e poi da www a non-www).
- Assicurati che le URL siano pulite e ben strutturate.
- Aggiorna eventuali link interni per puntare direttamente alla versione finale.
7. Carica in modo intelligente ciò che serve
Tutto ciò che l’utente non vede subito può aspettare.- Attiva il lazy loading su immagini, video e iframe (loading="lazy").
- Carica i font con font-display: swap per evitare blocchi.
- Usa rel="preload" per risorse critiche (font, JS essenziali, immagini above the fold).
8. Sfrutta una CDN per asset statici
Una Content Delivery Network velocizza la distribuzione delle risorse in tutto il mondo.- Usa una CDN per immagini, CSS, JS e font (es. Cloudflare, Bunny.net).
- Integra anche con CDN avanzate che supportano Edge Computing e caching dinamico.
9. Ottimizza il server e l’hosting
- Se il sito è su hosting condiviso, valuta un upgrade a un VPS o server dedicato.
- Attiva Gzip o Brotli per la compressione.
- Riduci il Time to First Byte (TTFB) ottimizzando il backend (es. query del database).
10. Monitora e migliora nel tempo
La performance è un processo continuo, non un’azione una tantum.- Usa Lighthouse, GTmetrix e WebPageTest per monitorare i risultati.
- Imposta alert su tempo di risposta e uptime.
- Testa da più dispositivi, browser e reti (mobile, 3G, desktop).
I tool sono utili, ma vanno interpretati
Strumenti sopra citati, come PageSpeed Insights, GTmetrix o Lighthouse, sono ottimi punti di partenza, ma i valori che restituiscono vanno sempre contestualizzati.Un punteggio basso su un singolo parametro non significa necessariamente che il sito sia inefficiente, così come l'inseguimento ossessivo del “100/100” può portare a ottimizzazioni eccessive che incidono più sui costi che sui benefici reali.
Ogni intervento andrebbe valutato in base al tipo di sito, agli obiettivi, al pubblico e alla frequenza d’uso. La vera performance non è quella che piace ai tool, ma quella che migliora davvero l’esperienza degli utenti nel contesto reale.
La velocità non è un dettaglio. È strategia.
Migliorare le performance di un sito web significa investire sulla sua efficacia: tempi di caricamento più rapidi, utenti più soddisfatti, risultati migliori.Noi di Kromatika possiamo aiutarti a individuare tutte le criticità: analizziamo il tuo sito, individuiamo le problematiche tecniche e ti proponiamo soluzioni concrete: che si tratti di un’ottimizzazione mirata o di un restyling completo del progetto, ti affianchiamo con competenze trasversali su sviluppo, UX e strategia digitale.
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