Ad oggi potremmo definire l’attenzione e il tempo come le due risorse più importanti. Viviamo in un mondo dove ogni secondo della nostra vita conta.
Siamo sommersi ogni giorno da milioni di contenuti digitali tra reel, storie Instagram e video su TikTok.

Ma fermiamoci un secondo a pensare, quanti di questi contenuti lasciano davvero il segno nella nostra mente?

La risposta è che veramente pochissimi contenuti riescono a rimanerci impressi nella memoria. Quindi potremmo dire che raccontare un storia, far riflettere chi guarda e toccare un'emozione, è decisamente diventata un'arte. E dura 15 secondi.

In questo articolo parleremo di micro-video e del perché sono efficaci.


Perché i micro-video funzionano così bene

8 secondi.
Cos’è? La durata media della nostra soglia dell’attenzione: poco più di un “Ciao come stai?”.

"L’uomo ha nettamente migliorato la capacità di multitasking a discapito dell’attenzione che è calata vertiginosamente", dice lo studio effettuato da Microsoft che ha monitorato l’attività cerebrale delle persone durante alcune interviste mirate.
Proprio per questo, ad oggi, i micro-video sono perfetti.

Non è così facile rendere un video impattate nei pochi secondi che si hanno a disposizione. Ci sono alcune caratteristiche che i contenuti devono rispettare: prima fra tutte la capacità di colpire al cuore delle persone.
Siamo esseri profondamente emozionali, ricerchiamo in qualsiasi contesto quella singola cosa che ci faccia provare un brivido dietro la schiena, ed è proprio a questo che dobbiamo puntare quando decidiamo di creare un micro-video.

Ogni frame, ogni parola, ogni suono deve essere scelto con grande cura per creare quella connessione che fa pensare a chi guarda il nostro video: “Wow, devo assolutamente condividere questo video!"

Ecco che, attraverso il meccanismo di condivisione, quel micro-video funziona e in men che non si dica il tuo contenuto ha migliaia di visualizzazioni e centinaia di interazioni tra like e commenti.


Elementi chiave dello storytelling in 15 secondi

Iniziamo ad entrare nel pratico: hai 15 secondi per esprimere un concetto o raccontare una storia, come fai?

Per riuscire ad arrivare in così pochi secondi è importante suddividere quei 15 secondi in 4 punti fondamentali:

  • Colpo di fulmine
primi secondi sono fondamentali; pertanto devono essere accattivanti. Serve qualcosa di forte, che attiri immediatamente l’attenzione. Può essere un’immagine che colpisca, una frase d’impatto, una transizione o un suono particolare. Facci caso, spesso i contenuti video più visti sulle piattaforme social iniziano quasi sempre con una domanda veloce e accattivante accompagnata da un suono particolare

  • Uno e un solo tema
Concentra il tuo contenuto su un unico tema o su un’unica emozione e approfondiscila il più possibile. Più sarai conciso su questo punto e maggiore sarà la possibilità di successo del tuo contenuto.

  • Il punto centrale
Abbiamo attirato l’attenzione dello spettatore, ora è il momento di arrivare all'obbiettivo. Questa è la la parte del video in cui trattiamo l’argomento principale, può essere una ricetta particolare, un trucco per migliorare le nostre foto o un esercizio da fare in palestra.

  • Una chiusura che lascia il segno
Siamo arrivati alla fine del nostro video, ora serve un colpo di scena, una riflessione o una CTA (call to action). Devi lasciare il segno, qualcosa che porti chi guarda a riflettere, sorridere, visitare il tuo profilo o, perché no, a condividere il tuo video.

Tecniche per costruire storie potenti in pochi secondi

Quando abbiamo 15 secondi per raccontare una storia ogni cosa deve essere perfetta, ogni singolo dettaglio deve essere al posto giusto nel momento giusto.
Introduciamo quindi il concetto di visual storytelling.

Sappiamo tutti che le immagini contano più delle parole. Questo perché Il cervello umano tende a memorizzare e comprendere meglio le immagini rispetto alle parole.
Un’immagine viene elaborata e integrata meglio nella memoria a lungo termine e può inoltre essere associata più facilmente a emozioni o esperienze di vita vissuta.

Un’inquadratura d’effetto, un colore particolare o un’immagine accattivante riescono a trasmettere messaggi che vengono recapiti istantaneamente dal cervello.



Attenzione! Un'immagine è potente e immediata, ma a volte non basta

Altro elemento fondamentale, infatti, sono i suoni, che riescono ad enfatizzare le immagini quando si tratta di catturare l’attenzione dello spettatore o di raccontare una storia.
Un effetto sonoro o, in termine tecnico, SFX (Sound Effects) posizionato al momento corretto aiuta lo spettatore ad immergersi nel contenuto che sta guardando. 
Se ad esempio mostriamo la clip video di un giardino o di una cascata, aggiungere degli uccellini di sottofondo o lo scrosciare dell’acqua aiuterà a rendere il tuo video più veritiero e professionale. 

Spingiamoci più in là e parliamo di musica. La scelta della giusta traccia rispetto al contenuto trattato nel video è la chiave per comunicare in maniera corretta. Bisogna cercare di armonizzare al meglio il contenuto con la musica scelta.


Un contenuto di qualità è dato dalla sinergia tra tutti i punti trattati fino ad ora, con l’aggiunta di semplicità e autenticità.
È importante che il linguaggio visivo sia diretto, privo di filtri o costruzioni artificiali. Il pubblico riconosce subito quanto qualcosa è sincero o, al contrario, costruito solo per piacere e acchiappare qualche like e condivisione in più.


Come misurare il successo del micro-video

Una volta pubblicato il video, rispettando le regole dette sopra, non resta che monitorarne l’andamento sulla piattaforma social tramite impression, like, commenti e condivisioni.
Se, ad esempio, notiamo che la maggior parte del pubblico è arrivato fino alla fine del video significa che siamo riusciti a mantenere alta l’attenzione.
Un buon numero di like, commenti e condivisioni, invece, sono il segnale che il messaggio ha fatto breccia, spingendo le persone ad interagire o, appunto, a ricondividere.

Anche i feedback diretti sono fondamentali: cosa dicono le persone nei commenti o nei messaggi privati? Ogni reazione positiva o negativa che sia, ti aiuta a capire cosa ha funzionato e cosa sarebbe meglio rivedere.

Il successo di un micro-video, come già detto, non è dato solo dai numeri alti a livello di interazioni ma anche da quanto il contenuto sia stato in grado di inspirarecoinvolgere chi lo ha guardato.


L’evoluzione dello storytelling

I micro-video hanno rivoluzionato il nostro modo di raccontarevivere le storie. In un mondo in cui ogni istante è prezioso, questi piccoli frammenti di narrazione ci spingono a essere diretti, creativi e a cercare l'essenza di ogni racconto. 
L’evoluzione dello storytelling si muove sempre di più verso la semplicità e l'immediatezza, offrendo storie che possiamo consumare al volo, in un attimo, ma che sanno lasciare il segno.

Per chi vuole esplorare questo mondo, la chiave è sperimentare senza paura. Non c’è una formula unica: l’importante è mantenere l’autenticità, la semplicità e quella scintilla che rende un video davvero coinvolgente, in parole povere, essere se stessi

Inoltre rimanere fedeli al proprio messaggio e al proprio pubblico permetterà di costruire contenuti brevi ma potenti, capaci di creare una connessione reale anche in pochi secondi.


Se vuoi iniziare a condividere anche te questi video, contattaci per vedere assieme le soluzioni migliori per te!

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