
Hai presente quella sensazione di non sapere cosa pubblicare, quando farlo o se stai parlando al tuo pubblico nel modo giusto? Ecco, un piano editoriale serve proprio a questo: mettere ordine i contenuti, dando una direzione chiara e una coerenza comunicativa alla tua strategia.
Che tu stia lavorando per un brand, un cliente o per la tua attività personale, avere un piano editoriale significa:
Il piano editoriale digitale è infatti lo strumento principale con cui gestire in modo efficiente la pianificazione, creazione e pubblicazione dei contenuti online nel corso dell’anno.
I canali in cui avviene la distribuzione sono molteplici: dal blog alla newsletter, passando per i social network. Solitamente i contenuti condivisi da brand, aziende e professionisti si inseriscono in attività pianificate di inbound marketing, cioè strategie di digital marketing volte ad attrarre nuovi clienti offrendo loro contenuti di valore, coerenti con il posizionamento, i valori e il tono di voce del brand.
Gli obiettivi possono essere diversi:
È utile partire dagli obiettivi strategici dell’azienda e tradurli in obiettivi editoriali, così da guidare l’intera produzione con un chiaro senso di direzione. Per ogni obiettivo, puoi definire dei KPI specifici (visualizzazioni, click, conversioni, interazioni...) che ti aiuteranno a monitorare i risultati nel tempo.
Scegli i canali giusti e adatta il messaggio al linguaggio specifico di ognuno.
Analizza i dati disponibili, leggi i commenti, fai sondaggi o interviste. Costruisci delle buyer persona e tienile come punto di riferimento nella produzione dei contenuti. Ricorda: più conosci il tuo pubblico, più riuscirai a intercettarlo con messaggi che parlano la sua lingua.
Usa strumenti come Google Trends, Answer the Public, Semrush o semplicemente osserva le performance dei tuoi contenuti passati. Capire il contesto ti aiuta a posizionarti in modo originale e strategico.
Costruire contenuti intorno a questi pilastri ti aiuterà a mantenere coerenza nel tempo e ad essere riconoscibile. Inoltre, facilita la pianificazione e la generazione di idee.
Diversifica anche i formati: articoli lunghi, post brevi, caroselli, stories, video, reel, audio, infografiche, etc. Ogni formato ha le sue potenzialità e può coinvolgere utenti diversi in momenti diversi del loro percorso.
Deve contenere le informazioni essenziali:
È qui che la strategia prende forma concreta.
Creare un piano editoriale per la produzione di contenuti è un investimento di tempo iniziale che ti fa risparmiare energie in futuro. Ti aiuta a essere più strategico, più organizzato e più efficace nel comunicare.
Contattaci per saperne di più, e saremo lieti di aiutarti a studiare un piano editoriale fatto su misura per te!
Che tu stia lavorando per un brand, un cliente o per la tua attività personale, avere un piano editoriale significa:
- Risparmiare tempo
- Migliorare la qualità dei contenuti
- Essere costanti nella pubblicazione
- Lavorare con obiettivi chiari
Il piano editoriale digitale è infatti lo strumento principale con cui gestire in modo efficiente la pianificazione, creazione e pubblicazione dei contenuti online nel corso dell’anno.
I canali in cui avviene la distribuzione sono molteplici: dal blog alla newsletter, passando per i social network. Solitamente i contenuti condivisi da brand, aziende e professionisti si inseriscono in attività pianificate di inbound marketing, cioè strategie di digital marketing volte ad attrarre nuovi clienti offrendo loro contenuti di valore, coerenti con il posizionamento, i valori e il tono di voce del brand.
Come si fa un piano editoriale: 10 step fondamentali
1. Identifica gli obiettivi dei contenuti
Ogni contenuto pubblicato dovrebbe rispondere a uno scopo ben preciso.Gli obiettivi possono essere diversi:
- Far conoscere il brand (brand awareness)
- Fidelizzare i clienti
- Generare nuovi contatti (lead)
- Aumentare le vendite
- Educare il pubblico su un prodotto o servizio
- Offrire assistenza post-vendita
È utile partire dagli obiettivi strategici dell’azienda e tradurli in obiettivi editoriali, così da guidare l’intera produzione con un chiaro senso di direzione. Per ogni obiettivo, puoi definire dei KPI specifici (visualizzazioni, click, conversioni, interazioni...) che ti aiuteranno a monitorare i risultati nel tempo.
2. Scegli le piattaforme su cui pubblicare
Non tutti i contenuti vanno bene ovunque. È fondamentale capire dove si trova il tuo pubblico e quali canali si adattano meglio agli obiettivi e al tipo di contenuto che vuoi veicolare.- Blog è ideale per approfondimenti e contenuti SEO
- Instagram o TikTok puntano sulla componente visiva e di intrattenimento
- LinkedIn si adatta bene a un tono professionale
- E-mail e newsletter servono a creare un rapporto diretto e continuativo con la community
Scegli i canali giusti e adatta il messaggio al linguaggio specifico di ognuno.
3. Conosci il tuo pubblico
La chiave del content marketing è fornire contenuti rilevanti e utili per il tuo pubblico. Ma chi è davvero il tuo pubblico? Quali sono i suoi bisogni, interessi, comportamenti? In che fase del funnel si trova?Analizza i dati disponibili, leggi i commenti, fai sondaggi o interviste. Costruisci delle buyer persona e tienile come punto di riferimento nella produzione dei contenuti. Ricorda: più conosci il tuo pubblico, più riuscirai a intercettarlo con messaggi che parlano la sua lingua.
4. Analizza il contesto
Prima di buttarti nella scrittura dei contenuti, guarda cosa succede intorno a te: cosa stanno facendo i tuoi competitor? Quali contenuti funzionano nel tuo settore? Che tipo di linguaggi, tendenze o formati stanno emergendo?Usa strumenti come Google Trends, Answer the Public, Semrush o semplicemente osserva le performance dei tuoi contenuti passati. Capire il contesto ti aiuta a posizionarti in modo originale e strategico.
5. Trova i tuoi temi
Un buon piano editoriale si basa su macro-temi coerenti e ben definiti, i cosiddetti "pilastri tematici". Possono riguardare i valori del brand, le caratteristiche dei prodotti, le domande più frequenti dei clienti, eventi stagionali, ricorrenze e così via.Costruire contenuti intorno a questi pilastri ti aiuterà a mantenere coerenza nel tempo e ad essere riconoscibile. Inoltre, facilita la pianificazione e la generazione di idee.
6. Costruisci rubriche e format
Le rubriche danno struttura e prevedibilità al piano editoriale. Creare appuntamenti fissi (es. il consiglio del lunedì, l'intervista del mese, il dietro le quinte settimanale) può facilitare la produzione e fidelizzare il pubblico.Diversifica anche i formati: articoli lunghi, post brevi, caroselli, stories, video, reel, audio, infografiche, etc. Ogni formato ha le sue potenzialità e può coinvolgere utenti diversi in momenti diversi del loro percorso.
7. Crea il calendario editoriale
Il calendario è lo strumento operativo che raccoglie e organizza tutti i contenuti. Può essere semplice (un foglio Excel o Google Sheet) o strutturato (Notion, Trello, Asana, software di scheduling).Deve contenere le informazioni essenziali:
- Data e ora di pubblicazione
- Canale, tipo di contenuto
- Titolo, copy
- Link
- Hashtag
- Asset grafici
- Eventuali note
- Responsabili
È qui che la strategia prende forma concreta.
8. Inserisci contenuti chiave e ricorrenze
Pianifica i contenuti importanti con largo anticipo: campagne, lanci prodotto, promozioni, eventi, festività. Aggiungi anche momenti di real time marketing, lasciando margine per contenuti spontanei o legati all’attualità. Struttura il piano in modo flessibile: l’annuale dà la visione d’insieme, quello mensile/settimanale entra nel dettaglio. Non dimenticare contenuti evergreen da riproporre ciclicamente.9. Coordina il team
Dietro ogni piano editoriale efficace c'è un gioco di squadra. Digital strategist, copywriter, social media manager, grafici, videomaker: ognuno ha un ruolo chiave. Definire con chiarezza chi fa cosa, con quali tempistiche e responsabilità, evita intoppi e migliora la qualità del lavoro. La comunicazione interna deve essere fluida e lo strumento di lavoro condiviso.10. Monitora e ottimizza
La pubblicazione è solo metà del lavoro. La fase più importante arriva dopo: analizzare i dati. Quali contenuti hanno performato meglio? Quali hanno generato più interazioni, conversioni, traffico? Cosa si può migliorare? Usa strumenti di analytics (GA4, Meta Business Suite, LinkedIn Insights...) e integra i risultati nel piano successivo. Il piano editoriale è un processo dinamico: più impari da ciò che funziona (e da ciò che non funziona), più lo renderai efficace.Cosa non può mancare nel piano editoriale
Un piano ben fatto deve avere basi solide, ma anche uno sguardo attento su tutto ciò che può rendere i contenuti più efficaci e coinvolgenti. Ecco alcuni elementi imprescindibili da includere nel tuo piano:- Contenuti di supporto alle campagne (istituzionali e ad hoc per i canali)
- Post introduttivi o di benvenuto, soprattutto per nuovi follower
- Diversificazione dei formati (video brevi, caroselli, long form, audio)
- Eventi e real time marketing, con date flessibili
- Coinvolgimento dell’audience, come UGC e sessioni Q&A
Strumenti utili per gestire il piano
Avere un buon piano è importante, ma saperlo gestire lo è ancora di più. Esistono strumenti, gratuiti o a pagamento, che possono semplificare e velocizzare l’intero processo, dalla pianificazione alla pubblicazione:- Google Calendar / Sheet: ottimo per partire.
- Notion / Trello / Asana: ideali per chi lavora in team.
- Later / Hootsuite / Buffer: per la programmazione social.
- Analytics (GA4, Meta Insights, LinkedIn): fondamentali per l’ottimizzazione.
Creare un piano editoriale per la produzione di contenuti è un investimento di tempo iniziale che ti fa risparmiare energie in futuro. Ti aiuta a essere più strategico, più organizzato e più efficace nel comunicare.
Contattaci per saperne di più, e saremo lieti di aiutarti a studiare un piano editoriale fatto su misura per te!
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