È il momento di esaminare in dettaglio i famosi "200 fattori di ranking", cioè gli elementi che Google considera nel determinare il posizionamento di un sito. Questi fattori coprono vari aspetti, dalla rilevanza del contenuto alla popolarità e freschezza. Ti dirò di più, alcuni sono fattori confermati, altri ipotizzati. Ma poi te lo spiego meglio...

Per onestà, ti avviso che questa non sarà una lettura facile e veloce (200 fattori!!). Un po’ tutti gli argomenti legati al posizionamento sui motori di ricerca sono complessi e articolati. 

Perciò rimani solo se stai cercando delle risposte esaustive ad un argomento ostico. 

Per letture più leggere ti consiglio, SEO e ADS | La Temptation Island del Marketing.

Guida SEO e funzionamento dell'algoritmo di Google

Per capire cosa sono i fattori di ranking, dobbiamo capire come funziona l’algoritmo di Google. Questo complesso sistema è l'elemento chiave che determina il successo di una strategia SEO, ma rimane in parte oscuro, anche per gli esperti del settore. 

Sundar Pichai, CEO di Google, aveva offerto maggiori informazioni sul suo funzionamento nel 2018, sottolineando come venissero utilizzati oltre 200 segnali per classificare le pagine web, basati su fattori come rilevanza, popolarità e freschezza del contenuto.

SEO Ranking di Google: Un Sistema in Continua Evoluzione

L'algoritmo di Google, però, è una macchina complessa e in costante cambiamento. Sundar Pichai ha sottolineato, più di recente, che Google cerca sempre di fornire i migliori risultati per ogni query, grazie anche al supporto dei quality raters che valutano le pagine secondo criteri oggettivi. 

Nel 2017 Google, infatti, aveva risposto a oltre 3 trilioni di ricerche, di cui il 15% erano totalmente nuove. E dal 2017 ad oggi, di cose ne sono cambiate (ecco perché molti fattori sono confermati ed altri ipotizzati).

L’aggiornamento continuo dell’algoritmo, che deve riuscire a rispondere in maniera esaustiva a query inedite, si basa su tecnologie come l'intelligenza artificiale, reti neuralimachine learning (no roba da quattro soldi).

Ma veniamo a noi…

I fattori di ranking di Google: le principali categorie

Nel mondo del search marketing si parla spesso di questi famosi "200 fattori di ranking" di Google. Possiamo citare alcuni segnali ufficiali come rilevanza e popolarità, ma ce ne sono altri che invece vengono considerati più controversi e non ufficiali (roba da test per SEO Nerd). 

Anche se non tutti i fattori sono confermati, pensiamo che sia giusto elencarli. Si possono suddividere in nove grandi categorie, tra cui fattori legati al dominio, alla pagina, ai backlink, all'interazione con gli utenti e segnali del brand. Questi coprono vari aspetti che influenzano il posizionamento di un sito nelle SERP.

Fattori Legati al Dominio (domain factors)

Principali fattori di ranking legati al dominio, utili per capire come Google valuta un sito in base alla sua struttura:

  • Anzianità del dominio: L'età del dominio può influire sul posizionamento, anche se non è un fattore determinante.
  • Keyword nel dominio: La presenza di parole chiave nel dominio o nel sottodominio ha un peso minore rispetto al passato, ma può ancora essere un segnale di rilevanza.
  • Corrispondenza esatta della keyword (EMD): Il valore dei domini con keyword esatte è diminuito nel tempo.
  • Pubblicità del registrante: I dati pubblici del proprietario del dominio possono contribuire a una maggiore fiducia.
  • Penalizzazioni: Se il registrante ha subito penalizzazioni in passato, i suoi altri domini possono essere monitorati con maggiore attenzione.
  • Country Code: L'uso di un dominio con codice nazionale può aumentare la rilevanza locale ma limitare la visibilità globale.
  • Durata della registrazione: Dominare registrati a lungo termine possono essere visti come più affidabili.
  • Cronologia del dominio: Se un dominio ha avuto numerosi cambi di proprietà o penalizzazioni, potrebbe influire negativamente sul ranking.


Fattori legati alle pagine (Page-level factors)

Principali fattori di ranking di pagina su Google. Questi fattori contribuiscono alla SEO on-page e migliorano la visibilità di un sito nelle SERP di Google:

  • E-E-A-T: Valuta esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità del contenuto e del sito. Importante, ma non un fattore di ranking diretto.
  • Keyword nel Title Tag: Mantiene una rilevanza, anche se con peso ridotto.
  • Keyword all’inizio del Title Tag: Può migliorare il posizionamento rispetto all'inserimento della keyword altrove.
  • Keyword nella Meta Description: Non impatta direttamente il ranking, ma può influenzare il CTR.
  • Keyword nell’H1: Serve come segnale secondario di rilevanza per Google.
  • Densità e prominenza delle keyword: Il loro utilizzo nelle aree sensibili della pagina rimane un elemento rilevante.
  • Keyword nei tag heading (H2, H3): Considerati segnali di struttura della pagina, anche se con impatto limitato.
  • Keyword LSI nel contenuto: Sebbene Google abbia smentito l'importanza delle LSI (indicizzazione semantica latente), possono aiutare a determinare il contesto.
  • Autorevolezza del dominio: Incide sul posizionamento delle pagine del sito.
  • PageRank della pagina: Un PageRank più alto può migliorare il posizionamento.
  • Quantità di keyword posizionate: Maggior numero di keyword posizionate indica qualità per Google.
  • Lunghezza del contenuto: Più parole possono offrire più informazioni, ma la lunghezza non è un fattore diretto.
  • Duplicazione dei contenuti: Influisce negativamente sul ranking.
  • Meta description duplicate: Generano penalizzazioni o basso rendimento.
  • Errori HTML: Un codice errato può segnalare problemi di qualità.
  • Dimensione e percorso degli URL: Gli URL più corti e vicini alla home sono generalmente favoriti.
  • Utilizzo di tag e keyword nell'URL: Ha un peso minimo, ma può influenzare la rilevanza.
  • Priorità della pagina nella Sitemap: Influenza il ranking a seconda della priorità assegnata.
  • Categorie delle pagine: La pertinenza tra pagina e categoria migliora il ranking.
  • Comprensibilità del testo: Google favorisce testi scritti in modo semplice e chiaro.
  • Uso di un indice (Table of Contents): Aiuta Google a comprendere e organizzare meglio il contenuto della pagina.
  • Testo con elenchi puntati e liste: Facilita la fruizione del contenuto e può migliorare la leggibilità.
  • Attenzione alla grammatica: Contenuti grammaticalmente corretti migliorano la fiducia e possono favorire il ranking.
  • Contenuto utile: Un contenuto utile e di qualità è un fattore ufficiale di ranking.
  • Originalità del contenuto: Pubblicare contenuti originali e unici è essenziale per evitare penalizzazioni.
  • Pagine con approfondimenti sul tema: Più dettagliate e complete le pagine, maggiore la probabilità di posizionarsi bene.
  • Profondità del contenuto: Un contenuto approfondito fornisce valore aggiunto, favorendo il ranking.
  • Qualità delle recensioni prodotto: Importante soprattutto per query legate a prodotti.
  • Età e freschezza della pagina: Contenuti aggiornati e recenti sono preferiti, specialmente per argomenti sensibili al fattore tempo.
  • Portata e frequenza degli aggiornamenti: Aggiornamenti frequenti e significativi migliorano il ranking.
  • Frequenza della parola nel testo: Google analizza la densità delle parole per determinare la rilevanza.
  • Match con l’entità: Contenuti in linea con le entità del Knowledge Graph migliorano il ranking.
  • Parametri di Google Hummingbird: Aiutano Google a comprendere meglio il contesto e l'intento di ricerca.
  • Rel = Canonical: Consolidare URL duplicati aiuta a evitare penalizzazioni.
  • Contenuti multimediali: Immagini, video e media aumentano la qualità percepita della pagina.
  • Ottimizzazione delle immagini: File, alt text e titoli delle immagini influiscono sulla SEO.
  • Contenuti supplementari utili: Offrono valore aggiunto e migliorano l'esperienza utente.
  • Ottimizzazione mobile: Essenziale per il ranking, specialmente con il mobile-first indexing.
  • Velocità di caricamento HTML e su Chrome: Tempi di caricamento rapidi migliorano l’esperienza utente e il ranking.
  • Google Page Experience: La somma di segnali come Core Web Vitals, mobile-friendliness e HTTPS influisce sul posizionamento.
  • Uso di AMP: Anche se meno rilevante oggi, AMP ha ancora un impatto sulla velocità e il CTR.
  • User Experience da mobile: Cruciale per la SEO mobile, con layout semplici e stabili.
  • Nascondere contenuti nella versione mobile e in tab: Può influenzare il modo in cui Google indicizza i contenuti.
  • Link in uscita e qualità dei link interni: Rilevanza e qualità dei link interni ed esterni sono fattori di ranking importanti.

Fattori a livello di Sito (Site-level factors)

Fattori di ranking relativi alla struttura e alla gestione tecnica di un sito:

  • Usabilità del sito: Un sito facile da navigare tende a posizionarsi meglio.
  • Architettura del sito: Struttura ben organizzata favorisce l'indicizzazione.
  • Sitemap: Facilita la scansione delle pagine.
  • Navigazione Breadcrumb: Migliora la comprensione dell'architettura.
  • Aggiornamenti del sito: Segnali di freschezza.
  • TrustRank: Misura l'affidabilità del sito.
  • Pagina Contatti: Essenziale per la SEO local.
  • Vicinanza geografica: Fattore importante per le ricerche locali.
  • Uptime del sito: Migliore uptime, miglior ranking.
  • Localizzazione del server: Rilevante per ricerche geolocalizzate.
  • HTTPS e SSL: Migliora la sicurezza e il posizionamento.
  • Pagine Privacy e Termini del servizio: Aumentano l'affidabilità.
  • Video YouTube: Priorità nelle SERP.
  • Google Analytics e Search Console: Migliorano l'indicizzazione.
  • Recensioni degli utenti: Possono influenzare il ranking.

Fattori legati ai Backlink (backlink factors)

Fattori di ranking legati ai link:

  • Autorevolezza del dominio: Link da domini autorevoli sono più influenti.
  • Autorevolezza della pagina: Pagine con autorità trasmettono maggior valore.
  • Numero di domini linkanti: Maggiore è il numero di domini che linkano al sito, meglio è.
  • Numero di pagine linkanti: La quantità di pagine che linkano contribuisce al ranking.
  • Età del dominio linkante: Link da domini più vecchi possono avere più peso.
  • Età del link: I link più datati e stabili nel tempo possono avere più valore.
  • Profilo backlink naturale: Un profilo backlink naturale è preferibile a strategie manipolative.
  • Anchor text dei backlink: Gli anchor text con parole chiave mirate migliorano la rilevanza.
  • Title del link: L’attributo title può influenzare marginalmente il ranking.
  • Keyword nel title della pagina linkante: Pagine con keyword nel title che linkano possono dare benefici.
  • Posizione del link nel contenuto: Link in posizioni più alte nel contenuto hanno più valore.
  • Posizione del link nella pagina: I link nel corpo principale hanno più valore rispetto a quelli in sidebar o footer.
  • Link alla Homepage: Link che puntano alla homepage di un sito possono essere particolarmente importanti.
  • Link nofollow: Sebbene nofollow, Google può a volte attribuire valore a questi link.
  • Link contestualizzati: I link contestualizzati in contenuti rilevanti sono più forti.
  • Link nel Tag Alt delle immagini: Tag Alt nei link delle immagini possono servire come anchor text.
  • Link pubblicitari: Dovrebbero essere nofollow, ma Google può identificarli anche senza l’attributo.
  • Link sponsorizzati: Devono essere segnalati con l’attributo sponsored e hanno meno valore.
  • Link da IP di C-Class diversi: Link da siti con IP differenti migliorano la diversità del profilo backlink.
  • Eccesso di redirect 301: Troppi redirect 301 possono danneggiare il crawling.
  • Utilizzo di Schema.org: Pagine che usano microdati Schema.org possono avere un vantaggio.
  • TrustRank del sito linkante: Un sito autorevole trasmette maggiore TrustRank con il link.
  • Quantità di link esterni in pagina: Troppi link in uscita riducono il valore trasmesso a ciascuno.
  • Conteggio delle parole della pagina: Un link da una pagina con molti contenuti può avere più valore.
  • Qualità del contenuto linkante: Link in contenuti di qualità sono più rilevanti.
  • Sitewide link: Google considera i link replicati su tutto il sito come un unico link.
  • Velocità dei link positiva: Un incremento regolare di link può migliorare il ranking.
  • Velocità dei link negativa: Una riduzione del numero di link in ingresso può segnalare calo di popolarità.
  • Varietà delle fonti: Link da varie fonti sono più naturali rispetto a quelli da una sola.
  • Link da siti reali: Link da siti reali hanno più valore rispetto a quelli da blog o network fittizi.
  • Link da siti con estensioni localizzate: Backlink da domini con estensioni localizzate (.it, .co.uk) aiutano a migliorare il ranking a livello locale.
  • Link da siti istituzionali: Backlink da siti istituzionali (.edu, .gov) sono molto autorevoli.
  • Link da Authority Sites: Link da siti di grande autorità offrono un grande valore SEO.
  • Link da Wikipedia: Anche se nofollow, i link da Wikipedia trasmettono autorevolezza.
  • Link da competitor: Link ricevuti da siti concorrenti in SERP migliorano la fiducia di Google.
  • Link da domini pertinenti: Backlink da siti correlati tematicamente sono molto rilevanti.
  • Link da pagine pertinenti: Anche ricevere link da pagine rilevanti e correlate al contenuto ha un forte impatto.
  • Link da siti attesi: Google potrebbe aspettarsi link da siti autorevoli del settore.
  • Guest post: I guest post contribuiscono al ranking, ma in modo meno rilevante rispetto al passato.
  • Link nocivi: Link da siti di bassa qualità o spam possono danneggiare il ranking.
  • Link da risorse top: Link da pagine che sono considerate risorse top su un tema specifico migliorano il ranking.
  • Termini vicini: Le parole vicino al link (co-occorrenze) aiutano Google a comprendere il contesto.
  • Link reciproci: Scambi di link reciproci possono essere penalizzati.
  • Link da contenuti generati dagli utenti: I contenuti generati dagli utenti sono valutati meno rispetto a quelli pubblicati dal proprietario del sito.
  • Link in redirect 301: I reindirizzamenti 301 mantengono il valore del link, ma non lo aumentano.
  • Link da forum: I link dai forum hanno poco valore a causa del loro abuso in passato per spam.

Fattori di Interazione Utente (User interaction)

Fattori di ranking basati sull'intelligenza artificiale e l'interazione degli utenti, riassunto dal testo originale:

  • RankBrain: AI che aiuta Google a comprendere meglio la query e prevedere su cosa cliccherà un utente.
  • CTR organico per keyword: Un CTR alto per una specifica keyword può influire positivamente sul ranking.
  • CTR organico del sito: Il CTR generale del sito per tutte le keyword potrebbe essere considerato un fattore di ranking.
  • Bounce Rate: Un basso bounce rate può indicare che una pagina è rilevante e soddisfa il search intent.
  • Pogo Sticking: Quando un utente torna velocemente alla SERP, segnale negativo per la pagina.
  • Dwell Time: Un tempo di permanenza elevato indica una pagina di qualità.
  • Traffico diretto: Google potrebbe considerare il traffico diretto come segnale di affidabilità.
  • Traffico di ritorno: Siti che attraggono utenti di ritorno vengono percepiti come validi.
  • Preferiti su Chrome: Pagine aggiunte ai segnalibri potrebbero influire sul ranking.
  • Numero di commenti: Un alto numero di commenti indica un’interazione positiva degli utenti con il sito.

Questi fattori di interazione e IA influenzano la percezione di qualità del sito da parte di Google.

I principali fattori di Ranking per Google in base agli algoritmi attivi.

A fine 2022, Google ha ufficialmente sintetizzato quali sono i principali fattori che questi algoritmi prendono in considerazione, seppur di peso e importanza differenti anche in base al tipo di ricerca.

I fattori di ranking principali che Google utilizza nei suoi algoritmi includono diversi elementi suddivisi in cinque categorie principali:

  1. Significato: Google cerca di comprendere l'intento della ricerca, abbinando query e contenuti rilevanti.
  2. Pertinenza: Valuta se i contenuti rispondono alla query, analizzando keyword e informazioni pertinenti.
  3. Qualità: Priorità ai contenuti di alta qualità che dimostrano competenza e affidabilità (E-E-A-T).
  4. Usabilità: Contenuti facilmente accessibili da mobile e che si caricano rapidamente sono preferiti.
  5. Contesto: Google personalizza i risultati in base a posizione e cronologia.

A questo proposito, Brad Smith ha stilato una classifica ufficiale di fattori confermati, sospetti, improbabili, smentiti, incerti.

  1. Fattori confermati: qualità del contenuto, Core Web Vitals, backlink, HTTPS, mobile-friendliness, velocità della pagina, RankBrain, vicinanza geografica.
  2. Fattori sospetti: alt text, breadcrumb, link interni, schema.
  3. Fattori improbabili: redirect 301, canonical, link in uscita.
  4. Fattori smentiti: frequenza di rimbalzo, meta descriptions, lunghezza del contenuto, età del dominio.
  5. Fattori incerti: ruolo dell'autore, formattazione del testo, modello MUM.

Non c’è solo Google…

Concludiamo con questo. Google non è l’unico motore di ricerca esistente. È il primo per utilizzo, ma in classifica spiccano anche Bing e Yandex. 

Come scegliere il motore di ricerca più adatto a te? Soprattutto, i fattori di ranking Bingfattori di ranking Yandix sono gli stessi di Google?

Se già quei 200 fattori ti sembravano molti, ti interesserà sapere che, nel caso la tua azienda voglia posizionarsi sulla SERP di più motori di ricerca, il lavoro è ancora più articolato perché deve tenere conto di analogie e differenze tra i vari motori di ricerca.

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